Ancoraggio
Ancoraggio
È un altro tipo di lavorazione fondamentale per chi si occupa di rivestimenti, coatings, verniciatura, in quanto non si può prescindre da avere un ottimo ancoraggio tra supporto e rivestimento, anche nel caso di alla presenza di vernici tecnologiche e primer ad altissima affinità con il rivestimento.
Ogni tipo di rivestimento ha uno specifico profilo di ancoraggio della superficie che ne ottimizza le prestazioni e la durata. A seconda della tecnologia di rivestimento (verniciatura, processi galvanici, cataforesi, PVD, HVOF ecc...) la rugosità superficiale determina fenomeni distinti, tutti fortemente influenti sulla qualità del prodotto finito. Consideriamo l’esempio seguente.
La verniciatura a spruzzo è sensibile al profilo di ancoraggio della superficie in quanto un profilo troppo liscio (quindi con bassi valori di Ra secondo norme ISO 1997) determina poca superficie di ancoraggio, al contrario un profilo molto scabro (alti valori di Ra secondo norme ISO 1997) può causare una mancata copertura del supporto.
Per ottenere una buona superficie d'ancoraggio è ad esempio preferibile l’utilizzo di graniglie angolari a base di corindone. In alternativa si possono utilizzare per materiali duri e ferrosi, graniglie angolose metalliche (acciaio, ghisa). Se il supporto era stato precedentemente verniciato, si deve ottenere una buona pulizia dei residui (grado di pulizia minimo pari a SA 2 ½) e una buona rugosità di ancoraggio (valori di Ra da 2 a 3 micron) a seconda dello spessore di verniciatura. Diventa quindi determinante oltre all’operatività, conoscere a fondo le attrezzature utilizzate. È necessario avere un buon controllo sulla granulometria della graniglia e sull'uniforme copertura dei componenti da trattare. Infine si deve disporre di strumenti adatti alla misura della rugosità e la competenza per validare i risultati del trattamento in maniera statisticamente controllata. Un'attenzione particolare è dovuta alla terminologia utilizzata nell’ambito della definizione dei parametri di rugosità a cui attenersi e alle normative di misura utilizzate. In Europa la normativa di riferimento è la ISO 1997 e i parametri più comuni ai quali si fa riferimento sono: Ra, Rz, Ry, Rt (grandezze calcolate in micron).